e poi

e poi ci sono quelle che sono capaci di creare aspettative, attese, mistero intorno alla loro persona. Solo perchè non dicono tutto, non comunicano tutto, non hanno questa smania che ho io di raccontare, dire, spezzettare per gli altri.
Così.
Io non riesco. E' che quando non racconto quel che mi accade non lo comprendo fino in fondo. A volte non racconto perchè ho già compreso e sono già andata avanti, ma più spesso mi succede di aver bisogno dello sguardo amichevole degli altri, per andare avanti.
Mi rendo conto che a volte sono un po' invadente, per così dire.
Esuberante, nel senso di ciò che esce, che esonda perchè il suo argine non basta a contenerla.

Dovrei imparare l'arte del mistero. Che non è arte, credo sia naturale espressione di sè. Eppure al solo pensiero (al pensiero di non condividere con altri - amici, conoscenti, familiari - le meraviglie e le scoperte e le consapevolezze che mi si presentano agli occhi) sale un piccolo nodo alla gola, un inatteso magone.
E subito, come una scossa, penso che mi manca tanto, la nonna.

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