Sono all'incirca sopravvissuta. Abbiamo lavorato dalle otto del mattino (traslocatori puntualissimi, spaccavano il secondo) alle sei e mezza di sera, con una pausa di un'ora e mezza.
Poi - dopo le sei e mezza, dico - abbiamo anche montato un letto: quello di Paolo, nella stanza più libera della casa. Indi la doccia e la cena, a casa dei genitori: casa in pieno post trasloco anche la loro, visto che sono andati a viverci da due settimane scarse e che la cucina è arrivata venerdì.

Io ho dormito dai miei, Paolo nella casa nuova: stamattina dovrebbero collegarci le utenze, dopodichè affronteremo il problema di creare un corridoio di movimento appena un po' più vasto di quello attuale.
Oggi ho lasciato che altri lavorassero alla casa vecchia, per terminare lo sgombero. Io sono tornata in ufficio, non potevo fare altrimenti.

Sono a pezzi, mi è esplosa l'allergia alla polvere (prevedibile, del resto) e ho dormito quattro ore nonostante la fatica. Ma, sotto a tutto, c'è una discreta soddisfazione per questa nuova avventura. Speriamo...

Commenti

Agnese ha detto…
in bocca al lupo ;)
monicabionda ha detto…
crepi.
e per fortuna mio fratello è a casa e i miei genitori son pensionati, e sono lì che seguono il tutto mentre io lavoro. Stasera ci diamo il cambio: mio fratello al lavoro e io che sistemo, così domani si continua...

Mi sento un po' provata, ed è solo la metà del guado
Capobelsky ha detto…
Evviva e coraggio!!!
Ciao.

emanuele

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