succede che una, dopo tanto faticare, finalmente arrivi a dormire nel 'suo' letto, nella 'sua' camera della 'sua' casa.

Sul comodino - primo errore - il libro di Ugo Cornia, Sulla felicità a oltranza. Che è decisamente un bel libro, lo ammetto, ma leggerlo a due mesi scarsi dalla morte di una nonna amatissima non concilia il sonno, visto che inizia con la morte di una zia altrettanto amata. Nello stomaco - secondo errore - un ottimo burrito, che per sua stessa natura non si presenta come cibo altamente digeribile, diciamo così.
La serata - terzo errore - è trascorsa in compagnia di un garbato corteggiatore (del quale, come è noto, mi importa assai poco, in "quel" senso).

Conclusione: ho letto, chiacchierato con mio fratello (rientrato all'una di notte), scambiato messaggi, letto ancora, divagato, ascoltato i rumori della strada provenire dalla finestra aperta volontariamente, letto... e finalmente ho dormicchiato. Dalle quattro di stanotte alle sette.
Bel battesimo, per la casa nuova.

Commenti

giardigno65 ha detto…
solo una falsa partenza ...

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