un post(o) fluido dove tornare

E' il mese dei matrimoni. A dire il vero è anche l'anno dei matrimoni.
Si sposano persone che ho incrociato - conosciuto - frequentato all'incirca tre anni fa.E si sposano in tanti, alcuni  prevedibili, altri assolutamente insospettabili,.
Imprevedibile, il matrimonio di quelli che hanno convissuto (magari più di una volta), all'apparenza ostinatamente ma felicemente contrari all'istituzione matrimoniale.
Poi un giorno un post, un messaggio via email, una notifica in bacheca: "domani mi sposo".

Magari dopo aver avuto un figlio. O anche due.
Così, senza preavviso.

E non l'ha fatto una coppia soltanto, no. Qualche volta si sono sposati senza avvisare, e senza nemmeno condividere "dopo". Solo, di punto in bianco, cambia uno status, cade noncurante una domanda ed ecco svelato l'arcano, il matrimonio insospettabile.

Chissà perchè.
Senza nulla togliere alle altre motivazioni, la maggioranza degli insospettabili, di quelli che si sono sposati "così", guarda caso deve (vuole?) espatriare.
Vanno a vivere negli Stati Uniti. O in Nuova Zelanda. Altrove (un altrove molto lontano). Che sia per pochi mesi, un anno, una vita: non importa.
Si sono sposati, perchè essere sposati rende tutto più semplice per loro: visti, permessi, affitto... tutto.

In questo mondo fluido, dove i confini non sono più definiti e ci si spacca nettamente tra quelli che non si sono mai mossi da casa (dove per casa si intende un generico Italia, ma potrebbe essere anche la città natale, il quartiere natale, addirittura la casa dell'infanzia) e quelli che per casa intendono il mondo, un perimetro sempre più ristretto, un posto vale l'altro nell'infinito rincorrersi della ricerca, della passione, del lavoro  e della vita "degna di essere vissuta", io dove sto?

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