sogni

Questa notte - mattina ho di nuovo sognato.Anzi, ho di nuovo ricordato.
Ma i contorni del sogno, e la trama medesima, si fanno di minuto in minuto più confusi.

C'era Marina, la sorella del (ex)piccolo Marco, adulta. Cioè, come è ora.
Con i capelli lunghi e sciolti sulle spalle, di un caldo color caramello - castagna, che formavano boccoli morbidi. (Degno di nota, perchè Marina - che io ricordi - ha i capelli lisci e biondi). Mi sono incantata a guardare i boccoli, un po' perplessa e un po' affascinata dalla resa di quella specie di molla soffice.
Era un albergo termale, di quelli con le stanze ampie e arrredate un po' vecchio stile. Un atrio ampio, spazioso, elegante, chiaro. Avevamo degli appuntamenti, qualcosa... Marina aspettava fuori, e la signorina dell'albergo mi veniva ad avvisare che ero attesa all'ingresso, appunto. Ma una volta uscita, Marina mi confermava che no, gli altri (?) ancora non c'erano, e che sì, potevo tornare dentro ad aspettare.
Ma non avevo voglia di aspettare, avrei voluto andare ugualmente (dove, non so), esplorare le viuzze intorno (sembra un centro storico... è un centro storico? tutte queste lastre di pietra grigia, dove siamo?). Marina ha un rossetto rosso e brillante, io non so nè come sono vestita, nè se sono truccata e come.
Rientro?
Non so: mi sono svegliata.

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