imparare le lingue

So che per alcuni quello che sto per scrivere non è affatto una novità, ma per me è fonte sempre di meraviglia buona.
Tema: apprendere forme di comunicazione diverse dalla propria lingua madre.
Svolgimento: 
Viviamo in un contesto non favorevole: fino ad ora non ho percepito intorno a me questa gran spinta ad imparare una lingua straniera fin da piccoli. Al contrario, mi pare che il contesto educativo nel quale si muove il mio bambino non sia così proiettato all'esterno...
E invece secondo me è importante - per non dire fondamentale - che si impari almeno un'altra lingua, diversa da quella genitoriale, e la si impari in fretta, in modo disinvolto. Anche più di una, ma cominciamo pure con una.
Così non pongo limiti: se Carlo trova pocoyo in inglese io certo non vado a cercare l'equivalente in italiano. E se non è Pocoyo, sono Jake e i pirati dell'isola che non c'è, cip e ciop e ancora Masha e Orso, Paperino e tanti altri...


Dalla vacanza a Bruxelles, complice un'amica amante dei libri usati, sono tornata con due libretti in francese per i bimbi da 3 a 6 anni, e un lungo Geronimo Stilton in inglese. E mentre quest'ultimo rimane ancora rigorosamente chiuso (perchè è oggettivamente ancora troppo difficile), da due sere abbiamo affrontato la lettura di Bon apetit M.Lapin, con il mio accento 'marsigliese'. Carlo capisce bene, con disinvoltura, e risponde a tono in italiano ad ogni domanda in francese.
Sono molto soddisfatta.
Devo solo continuare così (uff...)

Commenti

Paolopost ha detto…
Qui si è adottata la strategia che la TV (in realtà solo contenuti on demand) è solo in lingua. Oggi, a distanza di anni stanno maturando i "frutti" (e la cosa più bella è cogliere la sorpresa dei ragazzi nello scoprire di avere una opportunità in più dei loro amici).

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