i colori che in autunno non vedo

Meglio l'albergo giallo o quello rosa? Meglio il family hotel o l'albergo storico?
Non fatevi ingannare, è uno specchietto per le allodole questa foto, è un richiamo forte al bisogno di montagna che ho e al bisogno di evasione che ho.
E' anche una considerazione sulla ricchezza e sulla mancanza della medesima.

Servono distrazioni potenti, qui. Ho una gran rabbia che cova, sobbolle, borbotta. Una rabbia indotta (dai livelli ballerini di zuccheri nel sangue), una rabbia indotta (dalle preoccupazioni economiche), una rabbia indotta (dalle cose che non riesco a cambiare, conseguenza delle scelte fatte un tempo).
Ma anche una rabbia oggettiva, che salta fuori senza freno e controllo, a volte, e che mi spaventa. La rabbia è per la mancanza di rispetto altrui, e l'altrui è chiunque (compresi i familiari più stretti). La rabbia è per la stupidità altrui (e qui mia madre mi direbbe 'non pensare che tutti colgano i collegamenti nascosti come fai tu, a volte non è semplice'. E io risponderei ' ma da chi ha un ruolo dirigenziale però me lo aspetto'). La rabbia è per non riuscire a farmi capire, e ogni volta domandarmi se sono io che non mi so spiegare, o che dò troppo peso alle parole.

A questa rabbia si aggiunge il fastidio nei confronti di chi si lamenta sempre, sempre, sempre... ma questo riesco a disinnescarlo bene ridendoci sopra, con i miei genitori (e quanto mi mancheranno, quando sarà il momento).

Mi chiedo a volte come si riesce a fare molto, a volte moltissimo. A me sembra di incartarmi sul poco, a volte pochissimo. Ma non sono certa sia vero: forse ho un occhio troppo critico nei miei confronti.

Ieri sera abbiamo provato - coro polifonico, per una occasione particolare che si terrà domenica. Mi manca il fare parte di un coro, ma davvero non saprei dove inserirlo.
Fare tutto 'da sola' non è semplice.


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